Day: 12 marzo 2012

Veleni Juve, intanto il Milan scappa

Giornata caratterizzata dalla prova di forza del Milan, che supera agevolmente il Lecce con la coppia gol Nocerino – Ibrahimovic e allunga a 4 le distanze dalla Juventus. I bianconeri, che non sanno più vincere né segnare, impattano zero a zero a Marassi ma recriminano per la sfortuna (ben tre legni) e un gol regolare annullato a Pepe. Il silenzio stampa, comunque, sembra eccessivo. Sorpresa dietro dove né la Lazio, sconfitta 3 a 1 in casa da un grande Bologna, né l’Udinese, caduta a Novara con ritorno positivo per Tesser, ne approfittano e ora la lotta per il terzo posto si allarga. In coda, pareggio che accontenta entrambe tra Atalanta e Parma, vittoria importante per il Siena che condanna il Cesena all’ultimo posto e a una retrocessione sempre più vicina. Rischia anche la Fiorentina, sconfitta 1 a zero dal Catania, che al contrario continua a cullare sogni europei. Sale la Roma del solito Borini, 1 a zero a Palermo, e ora i giallorossi potrebbero pure tentare di tornare in corsa per la Champions.
ATALANTA – PARMA          1-1 (Manfredini(A), Paletta(P))
            Atalanta e Parma si dividono equamente la posta in uno scontro diretto delicato e, forse per questo, non particolarmente entusiasmante. I bergamaschi passano subito in vantaggio con un’acrobazia di Manfredini che si avventa su un pallone vagante e beffa Pavarini con una strana traiettoria (5’). Il Parma reagisce con un paio di tentativi di Giovinco su punizione, poi ci prova Gabbiadini dalla distanza, tutti senza fortuna. Il pareggio ducale arriva a inizio ripresa con traversone di Valdes, tra i più ispirati e colpo di testa di Paletta (55’). L’Atalanta si rituffa in avanti alla ricerca di un nuovo vantaggio ma Gabbiadini, Manfredini e Cigarini non trovano lo spiraglio giusto. Il pareggio può star bene a entrambe, anche se la zona retrocessione non è ancora sufficientemente distante.
I MIGLIORI:  Bellini, Manfredini, Peluso; Paletta, Mariga, Valdes, Giovinco
I PEGGIORI: Consigli, Gabbiadini, Denis; Pavarini, Modesto, Valiani, Floccari, Okaka
CATANIA – FIORENTINA     1-0 (Lodi(rig))
            Il Catania di Montella, non bello come al solito, supera anche la Fiorentina e continua legittimamente a cullare sogni europei; tutto il contrario della Fiorentina che ora deve seriamente guardarsi le spalle. Viola pericolosi per primi con Amauri, poi cresce il Catania e Bergessio spaventa due volte Boruc. La Fiorentina, però, è viva: Cerci prima si divora un’occasione d’oro con uno “scavetto” sciagurato, poi impegna severamente Carrizo. Per gli ospiti è il momento migliore e ci vuole pure un salvataggio di Lodi sulla linea per strozzare l’urlo del gol in gola ad Amauri. Nella ripresa, la Fiorentina continua a crederci con Vargas e una mischia che Cerci non finalizza. Proprio nel momento migliore degli ospiti, però, arriva il vantaggio siciliano con un rigore di Lodi assegnato per fallo di Gamberini su Bergessio (58’). Dopo il gol succede poco altro e il Catania può amministrare con relativa tranquillità il vantaggio portando a casa tre punti importantissimi.
I MIGLIORI:  Carrizo, Legrottaglie, Izco, Lodi, Bergessio; Cassani, Pasqual, Olivera
I PEGGIORI: Barrientos; Gamberini, Cerci, Marchionni, Amauri
CESENA – SIENA                  0-2 (Brienza, Bogdani)
            Rischiava di essere un’ultima spiaggia per il Cesena, già pesantemente in ritardo sulle avversarie: la sconfitta la condanna quasi definitivamente. Al contrario il Siena si trova improvvisamente ben tre squadre tra sé e il terz’ultimo posto. Gli ospiti partono bene con gran giocata di Destro e colpo di testa alto di Calaiò. Risponde il Cesena con uno slalom di Santana, ma Pegolo è miracoloso su Martinho. Partita sui binari dell’equilibrio ma con il passare dei minuti il Cesena comincia a spingere con continuità, trascinato in particolare da un Martinho ispirato ma poco preciso. Nella ripresa la svolta: Ceccarelli stende Calaiò lanciato in area di rigore su perfetto contropiede toscano. Espulsione per il difensore romagnolo, Terzi si fa parare il rigore da Antonioli ma poi riesce a servire Brienza che ribadisce in rete (75’). Poco dopo il raddoppio con assist di Brienza e spaccata in acrobazia di Bogdani (81’). Cala il sipario sul Manuzzi, per il Siena l’unica nota stonata è il grave infortunio al perone di Calaiò, la sua stagione è già finita.
I MIGLIORI:  Antonioli, Martinho, Santana; Pegolo, Vergassola, Brienza, Bogdani
I PEGGIORI: Ceccarelli, Moras, Rossi, Del Nero, Martinez, Malonga; Terzi, Destro
GENOA – JUVENTUS            0-0
            Pari tra i veleni a Marassi, con Juventus addirittura in silenzio stampa contro alcune decisioni arbitrali. Ci vuole subito il miglior Buffon per impedire la rete a Palacio, poi è Frey a rivelarsi decisivo su Pepe e Marchisio. La Juve reclama un rigore per atterramento, dubbio, di Matri. Il Genoa si vede con Jankovic e Gilardino. Nella ripresa la Juve cresce di tono e va vicinissima al vantaggio con due legni colpiti da Vucinic, entrambi di testa, e uno da Pepe. I bianconeri troverebbero anche la rete, sempre sull’assist Vucinic-Pepe, ma l’arbitro annulla per fuorigioco che non c’era. Sull’altro versante, Buffon salva su Kaladze e Kucka, poi anche i rossoblu chiedono un rigore per fallo di Palacio, ma finisce a reti bianche. La Juve avrebbe meritato qualcosa di più, ma intanto si allontana ulteriormente dal Milan. E’ ancora imbattuta, ma con così tanti pareggi non si vince lo scudetto. Punto che fa classifica per il Genoa, ma la situazione è ancora delicata.
I MIGLIORI:  Frey, Carvalho, Kaladze, Biondini, Gilardino; Buffon, Pirlo, Vucinic
I PEGGIORI: Mesto, Moretti, Jankovic, Sculli; De Ceglie, Elia, Pepe, Matri, Giaccherini
LAZIO – BOLOGNA              1-3 (Portanova(B), Diamanti(B), Rubin(aut)(L), Khrin(B))
            Incredibile all’Olimpico dove una Lazio irriconoscibile perde, meritatamente, contro un Bologna sempre più in forma e dopo essere rimasta in nove per esplusione di Matuzalem e Gonzalez. Diamanti fa subito capire di essere in serata di grazia, nessuno riesce a fermarlo, ed è lui il primo a impensierire Marchetti in contropiede solitario. Preludio al gol, che arriva con Portanova in mischia (11’). Diamanti colpisce la traversa su calcio d’angolo, poi trova il gol da cineteca al volo da trenta metri, dopo un uscita disperata di Marchetti per anticipare Acquafresca (28’). La Lazio si vede solo con un paio di tentativi di Mauri, cuore di capitano. Sul finire di tempo, i biancocelesti restano in dieci: rosso a Matuzalem per una manata in faccia a Diamanti. La gara per la Lazio si complica, ma a rimettere in corsa i padroni di casa ci pensa Rubin con uno sciagurato retropassaggio che sorprende Gillet ed è 1-2 (56’). In contropiede però, Gonzalez stende Ramirez e si becca il rosso per fallo da ultimo uomo, Lazio in nove e gara virtualmente chiusa. Il Bologna arrotonda poi con un bel diagonale di Khrin da fuori area (60’). In classifica, la Lazio resta terza, ma perde l’occasione di accorciare sulla Juve e di tenere a distanza Udinese e Napoli. Balzo del Bologna, che si allontana, forse definitivamente, dalla zona retrocessione.
I MIGLIORI:  Candreva, Mauri; Gillet, Portanova, Khrin, Diamanti, Ramirez
I PEGGIORI: Marchetti, Zauri, Dias, Gonzalez, Matuzalem; Garics, Rubin
MILAN – LECCE                    2-0 (Nocerino, Ibrahimovic)
         Il Milan supera senza troppo soffrire il Lecce e allunga a +4 su una Juventus in crisi. Gara in discesa per i rossoneri, in gol dopo appena sette minuti con Nocerino, su assist di Ibra e complice deviazione di Miglionico. Rossoneri in forcing, ci provano Emanuelson, Robinho e un Ibrahimovic sontuoso, ma non va. Il Lecce si fa vedere solo con un tiro al volo di Muriel. Sempre e solo Milan, però, con Robinho e Abate che spaventano Benassi. Nella ripresa, dopo tentativo da lontano di Bojinov, raddoppio rossonero con sassata spaventosa di Ibrahimovic, ancora una volta migliore in campo (65’) su assist di Emanuelson. I padroni di casa potrebbero dilagare, ma Benassi chiude la porta allo stesso Emanuelson prima e a Ibra poi. Per il Milan scudetto ipotecato, la distanza di gioco e punti sulla Juve comincia a diventare sostanziosa.
I MIGLIORI:  Abbiati, Bonera, Emanuelson, Nocerino, Ibrahimovic; Obodo, Muriel
I PEGGIORI: Muntari, Robinho; Carrozzieri, Esposito, Miglionico, Oddo, Giacomazzi
NOVARA – UDINESE            1-0 (Jeda)
            Sortisce l’effetto sperato il ritorno sulla panchina piemontese di Tesser e il Novara coglie tre punti che tengono viva la speranza salvezza. Padroni di casa subito vivaci con Mascara, poi Handanovic è prodigioso sul doppio tentativo di Rigoni e Jeda. Il gol però è nell’aria e arriva poco dopo su angolo di Mascara e testa di Jeda (16’). L’Udinese reagisce, ma Ujkani è attento su Asamoah, Pinzi. Nel secondo tempo, i friulani cercano il pareggio con insistenza, ma il Novara controlla bene. In realtà, i bianconeri il pareggio lo troverebbero pure con Danilo, ma l’arbitro annulla per fuorigioco del brasiliano. Il gol era regolare. L’ultima occasione è per Barreto che conclude fuori. Occasione persa per l’Udinese per riagganciare il terzo posto e seconda sconfitta consecutiva dopo quella contro l’Az in Europa League.
I MIGLIORI:  Ujkani, Garcia, Pesce, Rigoni, Jeda, Mascara; Asamoah, Floro Flores
I PEGGIORI: Radovanovic, Morimoto; Ekstrand, Armero, Fernandes, Pazienza, Torje
PALERMO– ROMA               0-1 (Borini)
            Roma corsara sul campo di un Palermo che non è più imbattibile in casa ma che almeno limita i danni ed evita la goleada. Partita equilibrata ma i giallorossi la mettono subito sul binario giusto, grazie ad uno svarione del disastroso Munoz, che regala palla a Lamela, assist per il taglio del solito Borini che infila Viviano (3’). Il Palermo prova a reagire, ma i tiri cross di Zahavi e Balzaretti non creano pericoli. Sull’altro fronte, scatenato Lamela che irride il connazionale Munoz e impegna Viviano. I rosanero ci provano generosamente e Lobont deve superarsi su Miccoli e Mantovani. Mutti cambia nella ripresa e inserisce Ilicic e Hernandez, che non daranno la scossa attesa. Lamela continua invece a inventare calcio, ma è un po’ troppo egoista in fase di finalizzazione. Borini lo imita poco dopo. Il Palermo si getta in avanti nel finale alla ricerca del pareggio, ma Lobont è prodigioso su Miccoli prima e Munoz poi.
I MIGLIORI:  Ilicic, Miccoli; Lobont, Jose Angel, Kjaer, Greco,Lamela, Borini
I PEGGIORI: Viviano, Munoz, Pisano, Zahavi, Budan; Rosi