Day: 8 aprile 2012

Scudetto: sorpasso Juventus

ATALANTA – SIENA             1-2 (Schelotto(A), Larrondo(rig)(S), Destro(S))
            Sorpresa a Bergamo, dove ti aspetti un’Atalanta salva e invece è il Siena a trovarsi in una posizione tranquilla, proprio all’ultimo respiro. Parte meglio l’Atalanta che dopo 9’ è già in vantaggio con Schelotto, bravo a deviare in spaccata un cross di Peluso. Il Siena pareggia subito, però, con il rigore assegnato per fallo di Consigli su Larrondo e trasformato dall’argentino (13’). I bergamaschi provano a rifarsi sotto con Tiribocchi e Schelotto, ma il Siena c’è e si vede con Grossi e Destro. Nel secondo tempo, la partita resta equilibrata. Stendardo ci prova di testa, Grossi da lontano, non va. Nell’Atalanta si rivede anche Denis, che non cambia le sorti del match. E quando tutti sembrano ormai essersi accontentati del pari, Destro beffa tutti in contropiede, salta con una finta Stendardo e regala i tre punti, decisivi per la salvezza, alla sua squadra (92’).
I MIGLIORI:  Bellini, Peluso, Carmona, Schelotto; Contini, Rossettini, Destro, Larrondo
I PEGGIORI: Consigli, Stendardo, Moralez, Gabbiadini; Pegolo, Rossi
CAGLIARI – INTER                2-2 (Astori(C), Milito(I), Pinilla(C), Cambiasso(I))
            Si spegne l’effetto Stramaccioni, perché l’Inter continua a segnare tanto, ma subisce anche troppo e a Cagliari non va oltre un pareggio inutile per la sua classifica. Nerazzurri pericolosi con Zarate, poi è Astori a inventare una magia su angolo di Cossu e Cagliari in vantaggio (6’). Il pareggio interista è immediato e lo segna Milito su assist di Zarate (7’). L’Inter spinge e va vicino al bersaglio con Cambiasso e Samuel, mentre il Cagliari si fa pericoloso con un bolide di Nainggolan. Nella ripresa sardi di nuovo in vantaggio con Pinilla, che segna di testa su cross di Conti. Il cileno però si leva la maglia, o meglio la solleva, e si becca il secondo giallo(61’). Con il Cagliari in 10, l’Inter trova subito il pareggio con Cambiasso, servito da Forlan (64’), ma non riesce a fare meglio e deve accontentarsi di un punto. Cagliari verso una tranquilla salvezza.
I MIGLIORI:  Astori, Conti, Cossu, Pinilla; Samuel, Cambiasso, Milito, Zarate
I PEGGIORI: Agazzi, Canini, Thiago Ribeiro; Castellazzi, Ranocchia, Guarin, Forlan
CESENA – BOLOGNA           0-0
            Pareggio che non serve al Cesena, stancamente avviato ormai alla fine del campionato e, crediamo, irrimediabilmente ultimo in classifica. Serve un po’ di più al Bologna che però vede diminuire a 6 le lunghezze dal Lecce. Poche emozioni al Manuzzi, ma è il Bologna a fare la partita con Ramirez e Diamanti tra i più pericolosi. Nella ripresa si vede anche il Cesena con Martinho, ma il Bologna spinge e si rende pericoloso con Diamanti e Pulzetti che mancano il bersaglio grosso.
I MIGLIORI:  Antonioli, Von Bergen, Martinho, Santana; Gillet, Portanova, Diamanti
I PEGGIORI: Comotto, Arrigoni, Del Nero, Rennella; Rubin, Mudingayi, Acquafresca, Di Vaio
CHIEVO – CATANIA             3-2 (Bradley(Ch), Pellissier(rig)(Ch), Andreolli(aut)(Ca), Paloschi(Ch), Almiron(Ca))
            Il Chievo conquista virtualmente la salvezza superando il sorprendente Catania di Montella, che forse deve dire addio ai sogni europei, ma può comunque festeggiare una stagione strepitosa. I gialloblu di casa passano subito grazie a Bradley che sfrutta alla perfezione un assist perfetto di Paloschi dopo regalo della difesa etnea (6’). Un altro errore chiude di fatto la partita: Spolli scivola su un retropassaggio e si fa soffiare il pallone da Pellissier, poi lo stende. Rigore per il Chievo ed espulsione di Spolli, Pellissier trasforma (20’). Il Catania prova a riaprire il match, con l’autogol di Andreolli su cross di Gomez (32’), ma il Chievo la chiude nel secondo tempo con Paloschi lanciato da Pellissier (51’). I gialloblu di casa, poi, sbagliano molto e il Catania segna il 2-3 con Almiron su assist di Lanzafame (85’).
I MIGLIORI:  Bradley, Luciano, Paloschi, Pellissier; Lanzafame, Almiron
I PEGGIORI: Andreolli, Hetemaj;  Marchese, Spolli, Carrizo, Ricchiuti, Bergessio
LAZIO – NAPOLI                   3-1 (Candreva(L), Pandev(N), Mauri(L), Ledesma(rig)(L))
         Balzo Lazio che in un colpo solo si sbarazza del Napoli, consolida il terzo posto e allontana un’altra pericolosa rivale, la Roma. All’Olimpico biancocelesti subito in gol con un bolide di Candreva servito da Rocchi, ma sono evidenti le responsabilità di De Sanctis (9’). Il Napoli prova a reagire con Cavani, bloccato in uscita da Marchetti, poi Hamsik sfiora il palo e Lavezzi spedisce a lato. Il gol del pareggio arriva su tacco smarcante del Pocho per Pandev che supera Marchetti in uscita (34’). Un errore di Hamsik rischia di costar caro al Napoli poi ci pensa Mauri a riportare in vantaggio i suoi con spettacolare rovesciata su cross di Radu, uno di quei gol da Album Panini (68’). Ledesma fa 3-0 su rigore dopo l’ennesimo errore difensivo del Napoli, questa volta di Inler che costringe Campagnaro al fallo per fermare Rocchi (81’).
I MIGLIORI:  Diakite, Radu, Ledesma, Candreva, Rocchi, Mauri; Lavezzi, Pandev
I PEGGIORI: Biava, Hernanes; De Sanctis, Britos, Dzemaili, Hamsik, Cavani
LECCE – ROMA                     4-2 (Muriel(2), Di Michele(1rig)(2), Bojan(R), Lamela(R))
            Ti aspettavi una Roma vivace, pronta alla lotta per il terzo posto e invece si è visto un Lecce affamato di punti e determinato a centrare l’obiettivo salvezza, trascinato dal campione di ieri, Di Michele, e quello di domani, Muriel. Proprio il talentino colombiano porta in vantaggio il Lecce scattando sul filo del fuorigioco su imbeccata di Giacomazzi (22’). La Roma impegna Benassi con Bojan, ma i salentini fanno 2-0 con acrobazia di Di Michele, ancora su assist di Giacomazzi (45’). Nella ripresa i padroni di casa dilagano con una magia di Muriel che prende palla sulla linea dell’out, salta due avversari e conclude in rete con un sinistro chirurgico (49’). Poi Di Michele chiude i conti su rigore assegnato per fallo sull’incontenibile Muriel (56’). La Roma cerca e trova la reazione d’orgoglio: prima Benassi salva su Osvaldo poi deve inchinarsi a Bojan, servito da Lamela (88’), e ad una punizione perfetta dello stesso argentino (90’), ma è troppo tardi.
I MIGLIORI:  Tomovic, Giacomazzi, Di Michele, Muriel; Lamela, Bojan
I PEGGIORI: Stekelenburg, Heinze, Jose Angel, De Rossi, Gago, Osvaldo
MILAN – FIORENTINA         1-2 (Ibrahimovic(rig)(M), Jovetic(F), Amauri(F))
            Clamoroso a San Siro dove una Fiorentina sull’orlo del baratro retrocessione trova la partita perfetta, o quasi, e batte il Milan. La Fiorentina fa vedere subito di essere in buona giornata: il folto centrocampo schierato da Rossi fa un ottimo lavoro sia nello spezzare il gioco altrui sia nell’impostazione e i viola vanno al tiro con Jovetic, Kharja e Ljajic su punizione. Sempre da fermo, Ibrahimovic prova a scuotere il Milan e scalda i pugni a Boruc, poi fa centro su rigore, dubbio, concesso per fallo di Nastasic su Lopez (31’). Partita bella: Ljajic impegna ancora Abbiati, Lopez prende il palo con un diagonale quasi perfetto. A inizio ripresa, però, la Fiorentina pareggia con Jovetic, lanciato sul filo del fuorigioco da De Silvestri e bravo a battere Abbiati (47’). Il Milan fatica a organizzare una reazione e la Fiorentina si rende pericolosa in contropiede, sempre con Jovetic. Boruc fa il miracolo su Maxi Lopez e ferma pure Robinho, poi il magistrale contropiede Jovetic – Amauri regala i tre punti alla Fiorentina (89’). I rossoneri devono lasciare lo scettro della capolista alla Juve ma battaglieranno fino alla fine, i viola respirano ma non possono ancora dormire sonni tranquilli.
I MIGLIORI:  Nocerino, Ibrahimovic, Maxi Lopez; De Silvestri, Natali, Behrami, Jovetic, Amauri
I PEGGIORI: Abate, Bonera, Mexes, Zambrotta, Muntari; Nastasic
NOVARA – GENOA              1-1 (Rossi(G), Mascara(N))
            Pareggio che serve poco a entrambe, perché il Novara resta a meno dieci dalla salvezza, mentre il Genoa scivola al quart’ultimo posto e ora si trova il Lecce a soli quattro punti di distanza. Avvio equilibrato, per i padroni di casa ci prova Jeda ma è il Genoa a passare in vantaggio con Rossi che devia fortunosamente una conclusione di Palacio (7’). Il Novara reagisce subito con Caracciolo, una sventola di Gemiti e ancora Jeda ma il fortino rossoblu regge. Il pareggio piemontese è opera di Mascara che si avventa su una respinta corta di Frey e lo beffa con un gran destro al volo (68’). Nel finale, clamoroso incrocio dei pali colpito da Palacio ed espulsione di Caracciolo. Il ritorno di Malesani sulla panchina rossoblu vale solo un punto.
I MIGLIORI:  Gemiti, Pesce, Rigoni, Mascara; Granqvist, Moretti, Rossi, Palacio
I PEGGIORI: Fontana, Lisuzzo, Caracciolo, Jeda; Jankovic, Veloso, Gilardino
PALERMO – JUVENTUS                 0-2 (Bonucci, Quagliarella)
            Sorpasso servito. La Juventus approfitta dello scivolone del Milan e torna in testa alla classifica superando il Palermo con una semplicità da grande squadra. Bianconeri subito padroni del campo con occasioni per Quagliarella, Vucinic e Caceres ma la mira dei giocatori di Conte è da rivedere. Pirlo ci prova un paio di volte da lontano ma Viviano è attento. Nella ripresa angolo di Pirlo e testa vincente di Bonucci (56’). Il Palermo si vede solo con un diagonale pericoloso di Miccoli, poi Quagliarella fa 2-0 dopo uno scambio col neo entrato Matri (69’). Bianconeri vittoriosi e Scudetto ora, sorprendentemente, in mano loro. Il testa a testa con il Milan, probabilmente, durerà fino all’ultimo respiro.
I MIGLIORI:  Milanovic, Barreto, Migliaccio; Bonucci, Chiellini, Pirlo, Matri, Quagliarella
I PEGGIORI: Acquah, Pisano, Ilicic, Budan; Estigarribia, Marchisio
UDINESE – PARMA              3-1 (Asamoah(2)(U), Di Natale(U), Lucarelli(P))
            L’Udinese torna alla vittoria e con i tre punti torna a sperare nel terzo posto. Il Parma trema ancora per la vittoria del Lecce sulla Roma. Al Friuli, ducali pimpanti in avvio con i tentativi di Mariga e Floccari, Handanovic c’è, i bianconeri rispondono con Pazienza e Di Natale. Sul finire di tempo assist di Di Natale per Asamoah che supera Mirante per la prima volta (46pt). L’Udinese mette il risultato al sicuro a inizio ripresa con il gol di Di Natale, ennesima magia del bomber su cross di Armero (56’). Il Parma prova a riaprire la gara con Lucarelli, dopo occasionissima per Floccari, sugli sviluppi di un angolo (84’), ma i padroni di casa chiudono in contropiede ancora con Asamoah, servito nuovamente da Di Natale (92’).
I MIGLIORI:  Danilo, Asamoah, Pinzi, Di Natale; Lucarelli, Mariga, Giovinco
I PEGGIORI: Armero, Pereyra; Mirante, Gobbi, Valdes, Floccari, Okaka